Archetipi d'arte in un mondo che fugge / Archetypes of Art in a Running World
Resumen
Il bello e l'estetico sembrano frantumarsi negli infiniti frammenti di un universo esistenziale che ha tradito tutti i suoi archetipi. Arte ed artista appaiono fuori luogo in un ambiente storico in cui viene enfatizzata la vita di tutti i giorni e la rielaborazione di oggetti in disuso diventa espressione d'arte. Quando vengono a mancare punti di riferimento certi la persona percepisce lo spaesamento dei suoi comportamenti. Il Dadaismo, contrariamente a tutti i suoi manifesti, può essere posto come il primo e concreto atto di fuga dalla realtà .
Referencias
LeDoux, J. (2004). Il cervello emotivo. Alle origini delle emozioni. Milano: Baldini Castoldi Dalai.
Richter, H. (1966). Dada, arte e antiarte. Milano: Ed. G.Mazzotta.
Sanouillet, M. (1967). Le origini del dada: Zurigo, New York. In L'arte Moderna, vol. VII/51, a cura di F. Russoli. Milano: Fratelli Fabbri Editori.
Tzara T. et al. (1967). Manifesto dada 1918. In L'arte Moderna, Antologia critica vol. VII, a cura di F. Russoli. Milano: Fratelli Fabbri Editori.
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