Ibrida-Sione (Inclusione Ibrida)

Ibrida-Sione (Inclusione Ibrida)

Autori

  • Michela Briganti Università degli Studi di Perugia

Abstract

Ibrida-Sione potrebbe essere considerato come un nuovo nome? Un aggettivo sostantivato? O 
un’immagine artistica?  
In realtà  e  un’idea che nasce dalla personale interpretazione delle concettualizzazioni che si susseguono 
nella nostra società attuale, legate alle trasformazioni, ai cambiamenti naturali, culturali, morali che si 
intrecciano, si incontrano e si scontrano nel panorama. Quindi c’e  stato il desiderio, forse precipitoso, di 
assegnare una forma ad una categoria semantica, che sfugge al controllo umano e disorienta non poco il 
pensiero. 
La contemporaneità  ci esorta a porre l'attenzione alle trasformazioni che attraversano il corpo e la mente 
dell'uomo. Un’attenzione congiunta da più  fronti, che focalizza un’analisi controcorrente rispetto a 
ideologie che hanno fondato e che erano alla base della cultura, spesso ignara delle differenze e delle diversità  dei corpi. 
Le trasformazioni legate alla globalizzazione, al transessualismo, alle biotecnologie, alla bioeconomia determinano uno stravolgimento del concetto di corpo che diviene il superamento di logiche binarie 
diventando un concetto, se così  possiamo definirlo, modificabile. Allora Ibrida-Sione potrebbe essere una nuova nomenclatura per indicare l’inclusione nello spazio fisico e virtuale della società
contemporanea, di corpi e di elementi ibridi, concreti ma co-evoluti dal punto di vista culturale. Includere per accettare e condividere la fisicità  di uno spazio e la temporalità che lo caratterizza. 

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Pubblicato

12-08-2024